La sessualità è uno dei bisogni e delle espressioni principali dell’essere umano.
L’attività sessuale è determinata dalla correlazione di dinamiche relazionali, affettive, somatiche e biofisiologiche.
Ciò ha indotto numerosi studiosi, a definire l’attività sessuale un evento psicosomatico unitario ed integrato (Petruccelli F. “Terapia sessuale in ipnosi” 2009, pag. 8).
Il ciclo di risposta sessuale può essere definito come l’insieme di reazioni psico-fisiologico che si presentano in seguito all’esposizione di uno stimolo sessuale.
Tale ciclo, consta di diverse fasi o tappe: desiderio, eccitazione, orgasmo e risoluzione.
Il ciclo della risposta sessuale è stata studiata all’inizio degli anni cinquanta del secolo scorso dai coniugi Masters e Johnson, i quali hanno introdotto il modello bifasico.
Negli anni settanta, gli studi della psicologa Kaplan hanno modificato il postulato della risposta sessuale nel modello trifasico.
Fattori intrapersonali, relazionali, socioculturali, possono interrompere la sincronicità e l’omeostasi di tali dimensioni, rendendo in tal modo la risposta sessuale e la sessualità nelle sua globalità compromessa dando vita ad una o più disfunzioni sessuali.
Infatti, un individuo potrebbe avere più disfunzioni sessuali contemporaneamente (ad es. un uomo potrebbe soffrire congiuntamente di un disturbo d’erezione e di eiaculazione precoce).
Numerose ricerche hanno rilevato che disturbi sessuali, possono determinare forti vissuti di colpa, ansia rabbia e difficoltà di coppia oltre che difficoltà relazionali con il genere da cui si è attratti. Frequentemente tali disturbi possono provocare l’insorgenza di altri disturbi (depressione, ansia ecc …) oppure esserne la causa.
Infatti, un vissuto premorboso psicopatologico può manifestarsi sintomatologicamente attraverso la compromissione della sfera sessuale.
Ad esempio, un paziente affetto da tratti depressivi, potrebbe avere un calo della libido, la quale aumenterebbe i suoi vissuti di colpa e senso di inadeguatezza aumentando la sfera psicopatologica originaria da cui era affetto.
Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM V) include all’interno dei disturbi sessuali le seguenti sotto-categorie:
1. eiaculazione ritardata;
2. disturbo erettile;
3. disturbo dell’orgasmo femminile;
4. disturbo del desiderio sessuale e dell’eccitazione sessuale femminile;
5. disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione;
6. disturbo del desiderio sessuale ipoattivo maschile;
7. eiaculazione precoce;
8. disfunzione sessuale indotta da sostanze o farmaci;
9. disfunzione sessuale con altra specificazione.
La terapia breve strategica e l’ipnosi sono delle procedure d’intervento terapeutico altamente funzionali nella risoluzione di tali disturbi.
La terapia breve strategica si focalizza principalmente sul funzionamento della dinamica disfunzionale e sulle modalità e strategie utili per interrompere tale dinamica determinando, in tal modo, il cambiamento dell’individuo e della coppia. Infatti, fedele alla tradizione clinica e metodologica di H. Milton Erickson e dei fondatori della Scuola di Palo Alto, il modello strategico postula che frequentemente un problema o un disturbo sono influenzati dalle dinamiche relazionali e dallo schema percettivo-reattivo dell’individuo, ovvero dal suo modo di rapportarsi con se stesso, gli altri ed il mondo. Secondo tali premesse i disturbi sessuali sono profondamente influenzati da problemi relazionali di coppia e da difficoltà con il sesso dei partners da cui si è attratti.
Infatti, è la dimensione duale della coppia, che crea o aumenta il problema in base alle proprie dinamiche, aspettative ed interazioni. Da ciò si deduce che particolare attenzione è rivolta alla storia clinica ed al passato del paziente, al fine di poter intervenire sulle risposte funzionali esistenti.
In una ricerca condotta su un campione di 60 soggetti affetti da disfunzione erettile, è stato valutato l’effetto terapeutico dell’ipnosi rispetto ad un trattamento placebo (Aydin S. Ercan M. Caşkurlu T. Taşçi AI. Karaman I. Odabaş O. Yilmaz Y. MY. Kara H. Sevin G. Acupuncture and Hypnotic Suggestions in the Treatment of Non-organic Male Sexual Dysfunction. Scandinavian Journal of Urology and Nephrology; 31: 271-274 (1997)). I soggetti sono stati divisi in tre gruppi: un primo gruppo, composto da 15 uomini, è stato sottoposto ad agopuntura; il secondo gruppo, composto da 16 soggetti, ha ricevuto una terapia ipnotica; il terzo gruppo, composto da 29 soggetti, ha ricevuto il trattamento placebo per via orale.
I risultati hanno mostrato che il trattamento con ipnosi, rispetto agli altri due trattamenti (agopuntura e placebo) ha portato con maggiore frequenza (il 75% dei soggetti rispetto al 60% dei soggetti con agopuntura e circa il 45% dei soggetti del gruppo placebo) ad un miglioramento nei problemi di erezione.
Un altro studio condotto su un campione di 71 donne trattate per vaginismo, ha convalidato l’efficacia della terapia ipnotica nel trattamento dei disturbi sessuali (Fuchs. K (1980). Therapy of vaginismus by hypnotic desensitization. American journal of obstetrics and gynecology, 137(1), 1-7).
La ricerca ha visto l’applicazione di sedute di ipnosi e l’apprendimento di tecniche di auto-ipnosi che le pazienti potevano utilizzare in autonomia. I risultati al termine dello studio mostrano che la stragrande maggioranza delle pazienti ha ottenuto la remissione del disturbo (69 su 71). I ricercatori hanno anche monitorato nel tempo l’andamento di queste pazienti per un periodo che andava dai 2 ai 5 anni osservando che i risultati sono stati mantenuti senza ricadute per 65 pazienti su 71.
In sostanza l’efficacia dell’intervento breve strategico e dell’ipnosi ericksoniana sono ormai comprovati: uno studio condotto da Giorgio Nardone et all. (2004) ha dimostrato che il tasso di successo rispetto a tali problematiche è del 85%.
Naturalmente, sia la terapia breve strategica che l’ipnosi prevedono un percorso applicativo differenziato, a seconda delle modalità con le quali il disturbo si è presentato ed evoluto ed alle caratteristiche personologiche della paziente che ne è affetto.
Il prof. Giorgio Nardone, nel libro “L’arte del cambiamento” scritto con Paul Watslawick uno dei membri fondatori della scuola di Palo Alto, ha descritto la terapia svolta con un giovane manager di 38 anni affetto da una disfunzione erettile di tipo secondario (ovvero manifestatasi dopo un lungo periodo di attività sessuale soddisfacente).
Attraverso il dialogo strategico, l’analisi del sistema percettivo-reattivo e relazionale, l’utilizzo di prescrizioni comportamentali e di tecniche ipnotiche, con e senza trance, il disturbo del paziente è stato risolto nell’arco di sole sei sedute.
Al follow-up di un anno, al quale il paziente è stato sottoposto, il disturbo era completamente scomparso ed il paziente aveva ripreso a svolgere una regolare e soddisfacente attività sessuale.